Chi è il franchisee?

chi è il franchisee

[Opinione degli esperti] Il franchising in Italia ha superato i cinquant’anni di vita, ma non li dimostra. Sia per il potenziale di sviluppo nell’economia del nostro Paese, che per i dubbi e la scarsa conoscenza che questa formula a tutt’oggi porta con sé. Tra gli aspetti che ancora destano perplessità ci sono quelli legati al ruolo e alle caratteristiche del franchisee (o affiliato).


Per chiarezza, il franchisee non è socio del franchisor.  Non è neanche dipendente, collaboratore, agente, procacciatore d’affari dell’affiliante. Nonè neppure il gestore di un negozio o di una attività di proprietà di qualcun altro. E’ semplicemente un imprenditore autonomo che, per svolgere al meglio la propria attività, decide di utilizzare alcuni servizi messi a disposizione da un’altra impresa. Le spiegazioni di Luca Fumagalli, Senior Franchise Consultante eam Affilya.

Per far questo, stipula un accordo commerciale che si chiama contratto di affiliazione (o di franchising) con un affiliante (o franchisor). L’impresa nasce ed agisce sotto forma di ditta individuale o di società di persone o di società di capitale. Il franchisee è l’imprenditore che avvia l’attività e si assume ogni responsabilità sotto il profilo giuridico, economico, gestionale, amministrativo e fiscale.  Dal punto di vista tecnico il contratto può essere stipulato da una persona fisica o da una società, ma in ogni caso la figura dell’affiliato è in tutto per tutto quella di un imprenditore autonomo rispetto all’affiliante. Chi investe il denaro è il franchisee, da solo o con uno o più soci. Chi è proprietario dell’impresa è sempre il franchisee, da solo o con uno o più soci.

Chi la gestisce è ancora il franchisee, da solo o con uno o più soci. Chi ci lavora in prima persona può essere lo stesso franchisee, i suoi soci, i suoi collaboratori, i suoi dipendenti. 

Ogni genere di licenza e di autorizzazione necessaria all’attività fa capo al franchisee, che ne è titolare prima, durante ed eventualmente dopo la collaborazione con il franchisor.

Da qualunque parte la si guardi, quella di fare il franchisee è una scelta imprenditoriale. 

Siccome attorno allo “strano” ruolo dell’affiliato c’è tanta confusione, ribadiremo continuamente questo concetto. Gli anglosassoni utilizzano una frase esplicativa per definire la scelta dell’affiliazione . Dicono: “ Be your own boss”, che significa letteralmente “Diventa capo di te stesso”. Il fatto che, dal punto di vista giuridico, il franchisee è a tutti gli effetti considerato un imprenditore autonomo, ha due conseguenze di rilievo: prima di tutto il franchisee, non è considerato come un consumatore, e quindi non gode delle tutele previste dalle normative sui consumatori (prima tra tutte il Codice del Consumo); in secondo luogo, ciascun franchisee (e non il franchisor) è esclusivamente responsabile dal punto di vista contrattuale nei confronti dei terzi con cui ha rapporti commerciali (clienti); ciò significa che, ad esempio, se un prodotto venduto dal franchisee è difettoso, è il franchisee che è responsabile nei confronti dell’acquirente (il franchisee potrà poi eventualmente rivalersi nei confronti del franchisor o del fornitore, ai termini e alle condizioni previste nel contratto di franchising o nel contratto di fornitura).

In conclusione, essere franchisee è una scelta da imprenditori, con tutto ciò che essa comporta in termini di rischi e di responsabilità. Dall’altra parte, è una sfida che si affronta avvantaggiati dalla presenza di un partner esperto, il franchisor, cointeressato al successo dell’attività e legato in un tipo di rapporto che viene definito win win, nel quale gli interessi di entrambe le parti largamente coincidono.

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