“Ha aperto un nuovo franchising”, “quella catena è in franchising”… Quante volte hai sentito nominare la parola franchising? Ma sai cosa significa davvero e come funziona? Continua a leggere se vuoi scoprire perché entrare a far parte di un franchising può essere utile al tuo progetto imprenditoriale e quali sono le opportunità a tua disposizione.
Secondo i dati Assofranchising, nel 2024 si contano oltre 67 000 punti vendita affiliati in tutto il Paese, a conferma di un settore in costante crescita e ricco di opportunità.
Cos’è il franchising? Definizione e significato
Quando parliamo di franchising in Italia il trend di crescita è positivo: Assofranchising registra al 2024 un aumento del numero dei punti vendita e degli occupati in franchising e un fatturato pari a 35,8 miliardi di euro.
Partiamo da cosa dice la legge: in Italia la definizione legale di franchising è contenuta all’interno del testo di Legge n. 129 del 6 maggio 2004. In vigore da oltre vent’anni, questa Legge spiega che il franchising – anche detto “affiliazione commerciale” – è un contratto scritto e firmato tra due parti allo scopo di commercializzare beni o servizi relativi a ogni settore di un’attività economica.
Come funziona il modello di franchising nella realtà?
Chi offre un franchising, “affiliante” o “franchisor“, rende disponibili un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativo a marchi di successo, denominazioni commerciali, insegne, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale. Per chi lo fa? A favore di un imprenditore esterno che diventa suo affiliato, anche detto “franchisee”.
Come ogni progetto imprenditoriale che si rispetti, se sei interessato ad aprire un franchising, devi come prima cosa avere ben chiaro il tuo settore di riferimento. Se ad esempio vuoi aprire un punto vendita specializzato in abbigliamento le tue esigenze saranno diverse da chi vuole specializzarsi in immobiliare. Una volta chiarito questo aspetto, cosa devi fare a questo punto? Puoi scegliere qualunque franchising o ci sono opportunità migliori di altre per far crescere il tuo business?
Esistono in realtà diversi tipi di franchising a tua disposizione: conoscerli è uno step fondamentale per orientarti nella scelta. Vediamo perciò nel dettaglio quali sono le principali categorie di franchising che ti permettono di avviare la tua attività. Queste categorie cambiano a seconda del settore, del prodotto, del servizio e delle strategie di crescita economica a cui punti. Non ne esiste una migliore in assoluto ma esiste quella che fa più al caso tuo: è per questo che è importante conoscerle.
1. Franchising di distribuzione (o franchising commerciale)
Si tratta del modello di franchising storico e più diffuso, abitualmente adottato in settori come alimentari, salute e benessere, abbigliamento, cosmesi. Questa scelta ti permette di aprire negozi, di poter contare su una rete già strutturata, di accedere ad una vasta gamma di beni o servizi commercializzabili e di possedere quel fondamentale know how commerciale relativo alla loro distribuzione.
2. Franchising di servizi
È il modello di franchising più utilizzato in ristorazione, formazione, bellezza e fitness, turismo e hotellerie, immobiliare, servizi B2B e B2C, servizi finanziari e salute. Come affiliato, ricevi dal tuo franchisor tutto il know-how specifico (ad es. ricette, protocolli, procedure operative già collaudate con successo) necessario per erogare uno o più servizi. Questo tipo di franchising è in forte crescita e va di pari passo con i rapidi cambiamenti dei trends sociali e delle abitudini di consumo dei clienti.
3. Franchising diretto
Il franchisor gestisce senza intermediari e in maniera diretta il rapporto con gli affiliati: ognuno di loro riceve supporto e assistenza continuativa e costante. Oltre al diritto di utilizzare il marchio e il modello di business testato e garantito, mette a disposizione una serie di nozioni teoriche e pratiche utili che includono ad esempio formazione iniziale, manuali operativi, strategie di marketing efficaci, assistenza nella scelta della location e nella gestione operativa del punto vendita.
Per la sua attenzione a tutto il processo operativo – non solo alle attività previste in fase di lancio e apertura del nuovo punto vendita – questo modello di franchising garantisce un alto livello di coerenza e qualità in tutta la rete e permette di replicare senza nessuna modifica il modello di business originario, senza perdere la qualità degli standard del marchio.
4. Franchising multiplo o multi-unit
Un singolo affiliato – definito multi-unit operator o multi-affiliato – viene autorizzato ad aprire più punti vendita di uno stesso marchio all’interno di una specifica area territoriale. La gestione centralizzata di più sedi o punti vendita razionalizza i costi. La diversificazione del rischio tra più punti vendita contribuisce a una maggiore stabilità e sostenibilità economica nel medio-lungo periodo.
Si collabora con partner già esperti, finanziariamente solidi e in grado di mantenere elevati standard qualitativi e coerenza di brand su tutte le sedi gestite.
5. Franchising industriale
Questo modello collega chi si occupa del processo di produzione e chi si occupa della vendita. È infatti il preferito nel settore manifatturiero, associato spesso alla ristorazione. Oltre al supporto costante, al know-how e alle tecniche di vendita condivise, il franchisor condivide con il suo affiliato tecnologia e licenze su brevetti di fabbricazione, marchi, tecniche e procedure di produzione. L’affiliato ha il compito di produrre e commercializzare i prodotti nel proprio laboratorio.
Relazione franchisor-franchisee in un franchising di successo
Essendo il franchising un contratto, cioè un atto legale a tutti gli effetti, la relazione tra franchisor e franchisee è caratterizzata da diritti e obblighi reciproci. Alla stipula dell’accordo, entrambe le parti si impegnano nel rispettarli e perseguono insieme un obiettivo comune: il successo del loro business.
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L’affiliato versa per diritto di ingresso una cifra fissa rapportata anche al valore economico e alla capacità di sviluppo della rete. L’affiliante da parte sua richiede all’affiliato una percentuale – le royalties – calcolate in proporzione al suo giro d’affari o in quota fissa, che dovranno essere versate anche in quote fisse periodiche.
Il metodo di calcolo delle royalties, il valore degli investimenti iniziali, una descrizione del know-how trasferito ed eventuali clausole di esclusiva territoriale devono essere inserite all’interno del contratto.
Qual è la durata minima dei contratti di franchising?
È importante sapere anche che come affiliato o come affiliante sei sempre tutelato perché si tratta di un campo normato dalla Costituzione. Tra gli elementi di tutela introdotti, la Legge stabilisce per i contratti a tempo determinato una durata minima di 3 anni per consentire all’affiliato di recuperare il proprio investimento iniziale.
Rispetto a ogni possibile tipo di inadempimento contrattuale, ad esempio in caso di mancata assistenza o formazione, condizioni economiche non equilibrate da parte del franchisee, concorrenza interna tra i franchisors, sono previste congrue misure di risarcimento danni.
In Italia dal 2023, dopo la Riforma Cartabia, per risolvere ogni tipo di controversia la mediazione legale è obbligatoria. Prima di avviare procedimenti giudiziari, la legge sul franchising prevede inoltre di inserire nel contratto una clausola che imponga la conciliazione riservata, a tutela della reputazione del franchisor.
I possibili problemi o conflitti sono fortemente limitati dal DIF (Documento Informativo Precontrattuale), che:
- contiene tutte le informazioni pre-contrattuali (bilanci, marchi, elenchi di affiliati e eventuali casi giudiziari pregressi);
- va presentata dal franchisor almeno 30 gg prima la firma del contratto;
- garantisce la massima trasparenza nel rapporto tra i due soggetti coinvolti.
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Un aspetto chiave nel rapporto tra affiliato e franchisor è proprio il rapporto di fiducia e collaborazione che si instaura tra le due parti. La comunicazione efficace è fondamentale: i due soggetti coinvolti sono infatti costantemente in dialogo per garantire la migliore prestazione possibile, così come stabilito in sede contrattuale.
Se stai cercando di espandere la tua idea imprenditoriale e metterti in proprio, il mondo del franchising offre delle sfide molto interessanti. Un mercato internazionale in costante movimento, composto da 450 milioni di consumatori distribuiti su 28 nazioni e oltre 8.500 brand, adatto a te se preferisci non avere brutte sorprese e vuoi tutelare le tue scelte di business con solide garanzie legali.











