Franchising di ristorazione in Italia: perché hanno successo?

5 franchises aux royaume uni

Il franchising food & beverage comprende una vasta gamma di tipologie di attività, dai bar alle gelaterie, dai fast food allo street food fino a ristoranti e pizzerie.


In questo articolo, scopriamo insieme i segreti dietro al successo del franchising di ristorazione in Italia, soffermandoci su una selezione di marchi su cui conviene investire.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il fatturato complessivo delle catene di ristorazione in Italia ha raggiunto 8,2 miliardi di euro nel 2023 con una crescita annua dell’11%, superando così la media del settore.

A livello internazionale, le catene di ristorazione rappresentano una percentuale significativa del mercato: il 26% in Europa e il 35% a livello globale. In Italia, invece, costituiscono solo il 10% del mercato, indicando un notevole margine di crescita.

Il trend dei consumi fuori casa è previsto in crescita del 4-5% annuo, un dato che stimola l’interesse per il franchising di ristorazione nel Paese. In particolare, il settore dei ristoranti a servizio rapido (quick service restaurant) mostra una crescita più marcata rispetto al casual dining. Mentre quest’ultimo prevede l’ordinazione al tavolo, nei quick service restaurant i clienti ordinano e ricevono il cibo rapidamente al banco o attraverso un servizio drive-through.

Quali sono i motivi per cui i franchising di ristorazione in Italia stanno riscontrando così tanto successo? Scopriamoli insieme.

Coerenza dell’offerta e standard elevati

L’aderenza dei locali a standard elevati per quanto riguarda la qualità del cibo, il servizio e l’esperienza complessiva del cliente fa sì che i clienti sappiano sempre cosa aspettarsi quando si recano a un locale franchising.

Notorietà del marchio a livello nazionale

Le campagne di marketing a livello nazionale aiutano a costruire la notorietà del marchio e a mantenere alta l’attenzione del pubblico. Ciò consente ai franchisee di aumentare il traffico nei punti vendita senza dover investire individualmente grandi somme in pubblicità.

Posizione del locale

Di solito, i brand richiedono che il locale sia collocato in aree ad alto traffico, come centri storici o zone commerciali. La scelta di una posizione facilmente accessibile, magari vicino a mezzi di trasporto pubblico o parcheggi, favorisce ulteriormente l’attrattività del locale.

Formazione e supporto per gli affiliati

Gli imprenditori affiliati possono ricevere formazione sulle operazioni e assistenza nella gestione del business, riducendo così i rischi associati alla gestione di un’impresa indipendente.

Ottimizzazione dei costi

Sfruttando economie di scala nell’acquisto di forniture e condividendo risorse tra le diverse sedi, i franchising possono ottimizzare i costi e massimizzare i margini di profitto.

Date le numerose opportunità nel settore del food & beverage in Italia, può risultare complesso per un imprenditore selezionare un marchio su cui investire. Per aiutarti in questa impresa, abbiamo pensato di soffermarci su cinque franchising di ristorazione in Italia che si distinguono per la loro solidità, innovazione e potenziale di crescita nel mercato.

Kyosko Sushi

Kyosko Sushi si distingue dai classici ristoranti all you can eat offrendo un’esperienza più accessibile e divertente. Infatti, i clienti hanno la possibilità di scegliere singolarmente il sushi, comporre la loro sushi box con quello che preferiscono. 

Gli affiliati possono aprire un corner o un ristorante senza fee d’ingresso o royalty, ottenendo esclusività di zona e supporto pubblicitario.

L’investimento richiesto per arredi e attrezzature è di 55.000 euro, con una superficie del locale che deve andare da 30 a 100 mq.

La Yogurteria

Negli ultimi anni, si è visto un boom della domanda di alimenti salutari e ad alto contenuto proteico. 

Per questo, la Yogurteria Joy Bubble Tea, che conta 85 punti vendita in Italia e un’offerta che spazia dai frozen yogurt e yogurt senza lattosio ai bubble tea e alle crêpes, è sicuramente uno dei marchi da tenere d’occhio in questo settore. 

Grazie alle collaborazioni attivate dal marchio con importanti enti finanziari, agli affiliati possono noleggiare arredi e attrezzature per i locali. Inoltre, possono contare su un notevole supporto che include know-how consolidato, analisi di mercato, campagne di marketing e formazione continua. 

Per affiliarsi non è richiesta esperienza pregressa, ma solo un locale di almeno 25 mq in zone ad alto traffico e un investimento iniziale da 14.900 euro.

California Pokè

Il settore del Pokè in Italia mostra un grande margine di crescita, con un fatturato che è previsto aumentare da 328 milioni nel 2022 a 689 milioni nel 2026. 

Per questo, aprire un ristorante California Pokè è un’opportunità allettante per gli imprenditori, soprattutto considerando i numerosi vantaggi che il marchio offre agli affiliati, tra cui zero royalty, margine garantito sui piatti esclusivi, esclusività territoriale e supporto nella gestione e nella formazione. 

L’investimento iniziale richiesto per aprire un punto vendita è di circa 65.000 euro, con una location di almeno 70 mq.

La Piadineria

La Piadineria, fondata nel 1994, è uno dei brand di punta nel quick service restaurant. Il concept è di offrire la piadina romagnola in tutta Italia. 

Per aderire al franchising, è necessario selezionare una location ad alto traffico, come centri storici, vie dello shopping o centri commerciali, e affittare un locale con una canna fumaria installata o installabile, di almeno 80 mq. 

Inoltre, per l’apertura del punto vendita è necessario un capitale proprio fino a 300.000 euro.

Capatoast

Capatoast è un franchising in cui il toast diventa protagonista di pranzi, spuntini e cene rapide per adulti e bambini. 

Il concept si distingue dai competitor per l’uso di pane artigianale prodotto da fornai esperti, disponibile in varianti classico, integrale e alle noci, e farcito con ingredienti di alta qualità. Inoltre, con oltre 30 ricette salate e dolci, Capatoast soddisfa i gusti più diversi con opzioni sia leggere che golose.

Per aprire un punto vendita Capatoast, non sono richieste competenze specifiche per gli affiliati. 

Tuttavia, è necessario un investimento iniziale di almeno 65.000 euro, variabile in base al tipo di attività, ubicazione e dimensioni del locale, con una royalty del 3% sul fatturato. 

Inoltre, il locale deve avere una superficie minima di 50 mq e deve essere situato in un’area ad alto passaggio.

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