Franchising di abbigliamento in Italia tra tradizione e innovazione 

Fille qui sourit, concentrée

La moda italiana è uno dei principali pilastri del settore a livello globale. In questo articolo scopriremo il mondo del franchising di abbigliamento in Italia, concentrandoci sulle nuove tendenze emergenti.


La prima rete franchising italiana ha visto la luce negli anni ’70, quando l’azienda Gamma d.i. ha dato la possibilità di aprire negozi affiliati a chi forniva un capitale di 25-30 milioni di lire, un locale di vendita di almeno 350 mq e una licenza di magazzino unico.

Da allora, il franchising si è diffuso gradualmente nel Paese, diventando un modello di business popolare nel panorama della moda italiana.

Tuttavia, solo nel 2004 è stato colmato il vuoto legislativo riguardante la materia. La legge 129 del 6 maggio ha provveduto a specificare i contenuti e la durata minima del contratto di franchising, nonché gli obblighi del franchisor e del franchisee e le eventuali sanzioni in caso di violazioni contrattuali.

Secondo il Rapporto Assofranchising Italia 2023, nel 2022 si è registrata una crescita del settore del franchising in Italia. In particolare, il comparto dell’abbigliamento è risultato il secondo maggior contributore al giro d’affari complessivo, con ben 7,5 miliardi di euro di fatturato. 

Nonostante i progressi registrati degli ultimi anni, l’Italia continua a restare dietro alla media europea per numero di punti vendita e imprese gestite attraverso il franchising. 

Le lunghe pratiche burocratiche necessarie per aprire un punto vendita, l’onere fiscale elevato e il problema del credit crunch sono tra le sfide più importanti per gli imprenditori, specialmente considerando che molti di loro sono giovani o poco esperti. 

Nel franchising di abbigliamento in Italia, si nota un crescente interesse verso la sostenibilità, la personalizzazione e l’innovazione tecnologica, al fine di rispondere alle nuove esigenze dei clienti.

Sostenibilità 

L’urgenza del cambiamento climatico e le sfide a esso connesse hanno reso i consumatori più attenti all’impatto ambientale e sociale dei loro acquisti. Di conseguenza, i marchi franchising stanno sempre più investendo in prodotti eco-sostenibili e in pratiche di produzione responsabile. 

Personalizzazione

I clienti sono alla ricerca di prodotti unici che possano riflettere il loro stile individuale. Per questo, i franchising che offrono opzioni di personalizzazione e creano esperienze memorabili per i clienti, attraverso eventi in negozio, programmi di fedeltà e un servizio clienti di alta qualità, stanno riscuotendo sempre più successo.

Omnicanalità

Le nuove tecnologie stanno cambiando l’esperienza di acquisto nel franchising di abbigliamento. I brand più popolari sono quelli che integrano le loro operazioni online e offline, offrendo servizi come il click-and-collect e il ritiro in negozio, per garantire una customer experience fluida e omnicanale. 

Vediamo insieme 4 brand franchising che stanno emergendo come leader innovativi nel settore moda in Italia e i requisiti necessari per affiliarsi.

Terranova

Terranova è un brand di fast fashion in forte crescita. Al momento, le sue collezioni di abbigliamento e accessori per uomo, donna e bambini sono presenti in 40 paesi del mondo con 537 punti vendita, sia diretti che in affiliazione.

Per aprire un punto vendita Terranova, è necessario avere una buona conoscenza del mercato locale, spirito imprenditoriale e capacità d’investimento. Inoltre, per ottenere il contratto di affiliazione, che ha la durata di massimo 8 anni, non è necessario avere esperienza nel settore retail.

Per quanto riguarda i requisiti pratici, Terranova richiede:

  • un locale situato in centri commerciali o nei centri storici di città con almeno 80.000 abitanti; 
  • una superficie di vendita compresa tra i 550 e i 750 metri quadri con magazzino, preferibilmente interno, di dimensioni comprese tra i 120 e i 200 metri quadri;
  • un investimento iniziale di circa 450 euro al metro quadro;
  • una garanzia tramite deposito bancario o fideiussione bancaria, con importo minimo di 120.000 euro.

Camomilla Italia

Camomilla Italia è un marchio italiano specializzato nella vendita di abbigliamento, accessori e borse da donna. Al momento, presenta oltre 200 negozi in tutta Italia.

I requisiti per aprire un punto vendita Camomilla è sono:

  • un locale in un centro urbano con almeno 20 mila abitanti o in centri commerciali di rilievo;
  • una superficie di vendita di almeno 120 metri quadri con due punti luce;
  • un investimento iniziale per l’arredo è di circa 350/400 euro al metro quadro;
  • una fideiussione bancaria a favore della merce;
  • una polizza assicurativa sulla merce.

Motivi

Un altro brand di abbigliamento, accessori e scarpe da donna da tenere d’occhio è Motivi. Al momento, è presente in 40 paesi, 37 capitali e 350 città in tutto il mondo. Solo in Italia conta 600 negozi monomarca siti nelle principali vie delle città italiane e nei principali centri commerciali. 

Per affiliarsi a Motivi sono richiesti:

  • una location da 120 mq;
  • un bacino d’utenza di 35 mila abitanti;
  • un investimento di 250 euro per metro quadro per arredi;
  • una fideiussione bancaria di 50 mila euro a titolo di garanzia.

BluKids

Blukids è una valida opzione se si intende investire nella moda per bambini. Questo marchio di proprietà di OVS Spa offre abbigliamento, calzature, intimo e accessori per la fascia di età 0-15 anni. Attualmente conta 330 negozi in Italia e all’estero e 300 corner nei negozi Upim.

Per ottenere il contratto di affiliazione BluKids, che ha una durata di massimo cinque anni, sono necessari:

  • un locale con una superficie di almeno 150 metri quadri nei centri storici di città con una popolazione maggiore a 15.000 abitanti oppure nei centri commerciali;
  • un investimento iniziale di 250 euro per metro quadro (iva esclusa);
  • una fideiussione bancaria a titolo di garanzia.
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